Sul mercato c’è una grandissima varietà di cellulari, con prezzi che vanno da poche centinaia a migliaia di euro. Voglio aiutarti a trovare lo smartphone più adatto alle tue esigenze, andando ad analizzare i migliori smartphone top di gamma.
Come ogni anno Apple aggiorna la sua linea di iPhone, perfezionando il modello precedente e introducendo qualche piccola novità che andiamo ora a scoprire.
iPhone 16 Pro continua a essere realizzato in titanio, si riducono le cornici e aumenta di poco il display, ma la più grande novità fisica è sicuramente il tasto di scatto.
Questo è sensibile a più livelli di pressione e allo scorrimento del dito, permettendo di avviare la fotocamera, di scattare la foto, ma anche di far scorrere il dito per selezionare diverse funzioni attraverso il menù contestuale.
Non sembra una grande implementazione, soprattutto per quanto riguarda il menù a scorrimento, ma può essere utile in determinati contesti e per una specifica nicchia di utenti.
Questo tasto nasconde poi una delle funzioni più importanti e agli arbori della sua utilità, cioè l’avvio della fotocamera nella sua versione con intelligenza artificiale.
Dalla presentazione di Apple si comprende come sia possibile semplicemente inquadrare un soggetto, un monumento e quant’altro per ottenere informazioni contestuali al riguardo.
Parliamo di presentazione della funzione in quanto non ancora presente su questa linea di iPhone 16 in Italia e non è certo quando arriverà (si parla di 2025).
I motivi di questa esclusione sono vari, ma principalmente si fa riferimento alla lingua italiana e soprattutto alle leggi europee in merito alla privacy.
Infatti, quella dello “scatta e cerca” non è l’unica funzione di intelligenza artificiale bloccata su questo iPhone 16, ma la quasi totalità del pacchetto Apple Intelligence.
Una delle funzioni AI che però è presente su questi iPhone 16 e 16 Pro - e che risulta rivoluzionaria nella produzione video - è la gestione dei microfoni.
Quello che accade con questo iPhone 16 una volta che avrai registrato un video è la possibilità di intervenire direttamente sulla traccia audio isolando le singole tracce.
Per farci capire meglio facciamo un esempio: stai registrando un video in un luogo all’aperto, con molte persone e magari in una giornata ventosa. Il risultato comune è un audio impastato, rovinato dalle diverse sorgenti di rumore. Quello che puoi fare è selezionare una delle tracce catturate dai microfoni, magari la tua voce, e potenziarla in confronto alle altre fonti.
Il risultato è sorprendente e, in abbinata ai grandi passi in avanti qualitativi delle fotocamere di iPhone 16 Pro, rendono questo uno strumento di lavoro effettivo per professionisti.
Breve parentesi sul modello iPhone 16 Pro Max, in quanto non è altro che la versione con display e batteria maggiore del più compatto iPhone 16 Pro.
Tiriamo quindi le somme e distinguiamo per bene questi due modelli di iPhone 16 (consideriamo il Max come il fratello Pro).
Apple ha fatto davvero un ottimo lavoro di perfezionamento per quanto riguarda iPhone 16 Pro, tanto quanto iPhone 16 “liscio” non giustifichi l’acquisto se si possiede qualche iPhone di generazioni recenti.
iPhone 16 è quindi il solito ottimo iPhone, con qualche miglioria ma mantenendo l’anacronistico display con frequenza a 60 Hz. Un’ottima unità sia chiaro, ma è ormai tempo di passare a frequenze di aggiornamento maggiori che già si trovano su smartphone medio-base di gamma.
iPhone 16 Pro si riconferma invece Professional come indica il nome, lo smartphone definitivo per la produzione video, soprattutto grazie alla gestione dell’audio.
iPhone 16 monta uno schermo OLED da 6.1 pollici a 60 Hz e luminosità di picco a 2000 nits.
iPhone 16 Pro è dotato di un pannello OLED da 6.3 pollici a 120 Hz e luminosità di picco a 2000 nits.
iPhone 16 Pro Max raggiunge i 6.9 pollici di diagonale.
L’autonomia di entrambi i modelli è sufficiente, favorendo di poco la batteria dell’iPhone 16, mentre la ricarica non è velocissima fermandosi a 25W, ma da quest’anno anche la ricarica tramite MagSafe raggiunge la medesima rapidità.
Se l'autonomia è un punto fondamentale per voi allora puntate al più grande iPhone 16 Pro Max.
I tagli di memoria per iPhone 16 sono 128, 256 e 512 GB, mentre per iPhone 16 Pro si aggiunge il modello da 1 TB.
Il reparto fotocamere di iPhone 16:
Principale da 48MP con apertura f/1.6 e stabilizzazione ottica;
Ultra-grandangolare da 12MP con apertura f/2.2 e campo visivo pari a 120°,
Anteriore da 12MP con apertura f/1.9.
Risultati ai vertici della categoria.
Il reparto fotocamere di iPhone 16 Pro:
Principale da 48MP con apertura f/1.8 e stabilizzazione ottica;
Ultra-grandangolare da 48MP con apertura f/2.2;
Periscopio da 12MP con apertura f/ e zoom ottico 5X;
Anteriore da 12MP con apertura f/1.9.
Probabilmente il miglior smartphone per la produzione foto e video. Sorprende il miglioramento qualitativo della camera grandangolare.
Il nuovo Samsung Galaxy S24 Ultra prosegue l’ottimo lavoro svolto dal precedente S23 Ultra migliorando alcuni aspetti e integrando le nuove funzioni di intelligenza artificiale (che arriveranno anche sul modello meno recente tramite aggiornamento software).
Il design di questo S24 Ultra non si discosta dal precedente S23 Ultra, tranne per l’impiego del titanio per la realizzazione della scocca e lo schermo che non presenta più i bordi stondati. Quest’ultima piccola differenza migliora notevolmente l’ergonomia - ma è una questione soggettiva - e permette di sfruttare la penna integrata S-Pen per scrivere più comodamente ed evitare che questa scivoli fuori dal bordo.
Ovviamente queste non sono le uniche migliorie apportate al nuovo top gamma Samsung e tra processore performante, ottima autonomia e altrettanto prestante reparto fotografico, questo Samsung Galaxy S24 Ultra è sicuramente il miglior Android ora in commercio.
Se siete fieri possessori di un S23 Ultra il passaggio al modello successivo non è necessario.
Parlando invece della serie base, cioè di S24 e del fratello maggiore S24+, questi non soddisfano pienamente, anzi. Il processore proprietario Exynos montato sulla nuova linea S24 (tranne S24 Ultra) in parte peggiora le prestazioni dei modelli precedenti S23, il cui cuore pulsante è marchiato Snapdragon. Ci sono alcuni aspetti che migliorano, ma non sufficienti a giustificare il processore meno performante dell’anno precedente. Sia chiaro che questi S24 e S24+ restano ottimi smartphone top gamma ma, complici il problema delle prestazioni e il calo fisiologico dei modelli precedenti, è forse più consigliato acquistare proprio i modelli dell’anno scorso, se non si può investire una somma maggiore nell’ottimo S24 Ultra.
Schermo AMOLED 2X da 6.8 pollici con refresh rate variabile da 1 a 120 Hz. La luminosità massima raggiunta è 2600 nits.
Monta una batteria da 5000 mAh con ricarica cablata a 45W (65% in 30 minuti) e wireless a 15W. Autonomia ottima, in linea con il precedente modello.
La memoria RAM è da 12 GB mentre quella di archiviazione vede 3 scelte possibile: 256 GB, 512 GB e 1 TB.
Principale da 200MP con apertura f/1.7 e stabilizzazione ottica,
Ultra-grandangolare da 12MP con apertura f/2.2 e campo visivo da 120°,
Teleobiettivo con zoom ottico 3X da 10MP con apertura f/2.4 e stabilizzazione ottica,
Teleobiettivo con zoom ottico 5X da 50MP con apertura f/3.4 e stabilizzazione ottica
Anteriore da 12MP con apertura f/2.2.
Le nuove ammiraglie di casa Google sono i Pixel 9 in versione Pro e Pro XL (poche differenze tra i due modelli, oltre alle dimensioni), linea Pixel che è ormai una solida sicurezza quando si parla di smartphone Android top gamma.
È quasi inutile soffermarsi sulle caratteristiche tecniche, dato che processore, fotocamere e qualità costruttiva sono ovviamente ai vertici della categoria. Da segnalare che l’autonomia è buona, ma non ottima, come lo è la ricezione telefonica.
Ciò su cui Google si è focalizzata - ormai da tempo - con questi Pixel 9 Pro è sicuramente il software e le componenti di intelligenza artificiale.
Gemini migliora di giorno in giorno e tante app sfruttano molto bene l’AI, ma è quasi sorprendente come queste non collaborino tra loro. Infatti, l’integrazione tra le varie app è praticamente assente e porta ad un uso monco delle potenzialità di Gemini.
Ad esempio, si volesse rispondere a una mail su Gmail si dovrà inserire il prompt sull’app di Gemini - ottenendo anche un ottimo testo - per poi copiarlo e incollarlo manualmente all’interno del campo di testo della mail.
Possiamo già dire che, il giorno in cui Gemini sarà integrato interamente in ogni funzione dello smartphone, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sarà effettivamente rivoluzionaria per l’uso quotidiano.
Detto questo, questi Google Pixel 9 Pro abbondano di app e funzioni software gestite da intelligenza artificiale.
Modificando una foto è possibile generare un’immagine all’interno della stessa semplicemente delimitando lo spazio e inserendo il prompt per generare il soggetto scelto. Il Pixel ti farà poi scegliere tra vari possibili risultati o continuerà a generarne altri a tua scelta.
Se vuoi fare una foto di gruppo e non hai modo di poggiare lo smartphone da qualche parte o chiedere un favore a un passante, puoi sfruttare la nuova funzione della fotocamera di questi Pixel 9 Pro in cui è possibile scattare due foto e unirle tra loro, così da alternare chi preme il pulsante ed comparire tutti quanti nello scatto.
I sottotitoli automatici sono integrati in molte app, tra cui le chiamate, mentre il registratore vocale sfrutta l’intelligenza artificiale per convertire in testo le registrazioni, con la particolarità di comprendere anche quale interlocutore ha detto cosa.
Per concludere, questo Google Pixel 9 Pro e 9 Pro XL sono all’apice della tecnologia del mondo Android e, come anticipato, non ci si aspettava diversamente. Il software e le integrazione con l’intelligenza artificiale di Gemini sono altrettanto sbalorditive, peccato non comunichino tra loro le diverse app.
Google Pixel 9 Pro monta uno schermo da 6.3 pollici OLED, mentre il fratello maggiore Google Pixel 9 Pro XL arriva a 6.8 pollici, sempre OLED.
La luminosità di picco raggiunge i 2000 nits e il refresh rate è variabile tra 1 e 120 Hz.
Autonomia non eccelsa che comunque copre un giorno di utilizzo. Ricarica rapida a 45W.
Tanti tagli di memoria per questi Pixel 9 Pro che vanno dai 128 GB a 1 TB di memoria interna, affiancati a 16 GB di RAM.
Principale da 50MP con apertura f/1.68;
Ultra-grandangolare da 48MP con apertura f/1.7 e campo visivo pari a 123°;
Teleobiettivo da 48MP con zoom ottico 5X e apertura f/2.8;
Anteriore da 42MP con apertura f/2.2 e campo visivo pari a 103°.
Il teleobiettivo è presente solamente nella versione XL di questi Google Pixel 9 Pro.
Il top di gamma economico secondo Realme prende vita in questo GT7 Pro, uno smartphone di fascia alta sulla scheda tecnica e adeguato al prezzo per quanto riguarda tutto il resto.
Infatti, è il processore che rende questo Realme GT7 Pro un top gamma (Snapdragon 8 Elite) che garantisce prestazioni eccellenti in termini di velocità d’uso.
Degna di nota è la resistenza dello smartphone all’acqua anche calda, rimanendo utilizzabile da bagnato grazie al display splash touch.
Altrettanto buona l’autonomia, anche grazie alla grande dimensione della batteria e la ricarica rapida a 120 W (l’alimentatore è incluso).
Non è presente il supporto alle eSIM e il reparto fotografico è in linea con il prezzo. Piccola chicca è la possibilità di sfruttare questo Realme GT7 Pro per le foto sott’acqua, date la resistenza e l’utilizzo dello schermo anche da bagnato.
Riassumendo, Realme è stata particolarmente brava a realizzare uno smartphone che a tutti gli effetti è un vero top di gamma ad un prezzo contenuto, mostrando il fianco in pochi momenti come quello del reparto fotografico.
Schermo AMOLED da 6.8 pollici a 120 Hz, con luminosità di picco a 6500 nits. Realisticamente, la luminosità massima è di 2000 nits, comunque ottima.
Autonomia al top grazie alla batteria da 6500 mAh, che si ricarica velocemente tramite il supporto della ricarica cablata SuperVOOC a 120 W.
RAM di 12 GB e 256 GB di memoria interna non espandibili. Successivamente sarà disponibile anche una versione da 512 GB.
Siamo arrivati alla sesta incarnazione del pieghevole Samsung top gamma, il Galaxy Z Fold. Cosa cambia e migliora rispetto al modello precedente?
Sostanzialmente le dimensioni, questo Samsung Galaxy Z Fold 6 è più basso e largo, con angoli meno rotondi. Piccole differenze che però migliorano di molto l’usabilità quotidiana, soprattutto per quanto riguarda il display esterno che ora è più adatto per l’uso multimediale, lasciando all’ampio schermo interno tutte quelle funzionalità lavorative che si sposano meglio con il formato del pannello.
Incrementano le prestazioni - se ci fosse bisogno di sottolinearlo - e le integrazioni con le nuove funzioni di intelligenza artificiale non sono solo presenti, ma altamente sfruttabili grazie all’ampio display e alla S-Pen (sprovvista di alloggio integrato nello smartphone e venduta separatamente). Una delle tante applicazioni AI da poter utilizzare è sicuramente il traduttore simultaneo sfruttando i due schermi, uno rivolto verso di voi e uno verso il vostro interlocutore.
Si perfeziona senza stravolgersi questo Samsung Galaxy Z Fold 6, rendendo un acquisto ancora valido il predecessore Samsung Galaxy Z Fold 5, disponibile ormai ad un prezzo più accessibile.
Schermo esterno Dynamic AMOLED 2X da 6.3 pollici a 120 Hz e interno da 7.6 pollici, anch’esso a 120 Hz. Entrambi i pannelli sono di altissima qualità, ma Samsung è una garanzia in questi termini.
Autonomia sufficiente, data anche la batteria da 4400 mAh che deve alimentare due schermi. La ricarica cablata è a 25W, non velocissima.
RAM da 12 GB per tutte le versioni di Samsung Galaxy Z Fold 6 con 256 GB, 512 GB e 1 TB di memoria interna.
Principale da 50MP con apertura f/1.8 e stabilizzazione ottica;
Ultra-grandangolare da 12MP con apertura f/2.2 e campo visivo di 123° (davvero ampio);
Teleobbiettivo 3X da 10MP, con apertura f/2.4 e stabilizzazione ottica;
Anteriore (display interno nascosta sotto di esso) da 4MP con apertura f/1.8;
Anteriore (display esterno) da 12MP con apertura f/2.2.
Comparto fotografico non al top di quanto possa offrire Samsung, ma indubbiamente di altissima qualità.
ROG è sinonimo di potenza nell’ambito gaming quando parliamo di un prodotto Asus e questo Asus ROG Phone 9 Pro non fa eccezione.
Il design è meno “tamarro” del solito, caratteristica che può allontanare molte persone dagli smartphone dedicati al gaming. Non manca comunque lo schermo posteriore *Anime Vision *personalizzabile, dove - ad esempio - possono essere segnalate le notifiche, l’ora, la percentuale della batteria e alcuni simpatici giochi arcade.
Dato che il processore è particolarmente potente (Snapdragon 8 Elite) è da segnalare che, anche sotto sforzo, non scalda particolarmente e il consumo della batteria è regolare, caratteristiche essenziali per uno smartphone da gaming come questo Asus ROG Phone 9 Pro.
Se prevedete di fare lunghe sessioni di gioco, allora sfruttate la ventola esterna di raffreddamento da installare rapidamente sul retro, ma è inclusa nella confezione solo con la versione super top.
Ulteriore peculiarità a tema videoludico è la presenza dei due tasti aptici AirTriggers, paragonabili ai tasti dorsali di un controller.
Uscendo dall’ambito gaming, questo Asus ROG Phone 9 Pro è un po’ carente nel reparto fotografico. I risultati sono comunque buoni, ma non allineati agli altri smartphone top gamma della medesima fascia di prezzo. Ovviamente questo ROG, come dice il nome, non punta a questo, ma è necessario segnalarlo.
Difetto forse più grave al giorno d’oggi è la mancanza di una eSIM, ma sorprendentemente è presente il jack per le cuffie.
Tirando le somme, questo Asus ROG Phone 9 Pro si rivolge ad una nicchia molto specifica di videogiocatori e questa non potrà che essere soddisfatta delle prestazioni eccellenti di questo smartphone. Ovviamente il prezzo è molto elevato, da top gamma, e resta un dispositivo da non prendere nemmeno in considerazione se non si gioca con lo smartphone, a meno che non vi siate innamorati del display posteriore e di tutte le sue potenzialità!
Pannello AMOLED da 6,78 pollici e refresh rate a 185 Hz. Un'unità di altissima qualità e dalla luminosità massima di 2500 nits.
Autonomia sorprendente grazie ad una batteria da 5800 mAh e un’ottima ottimizzazione generale. La ricarica rapida cablata arriva a 65 W, quella wireless a 15 W.
Sono ben 24 i GB di RAM (arriverà successivamente una versione da 12 GB) e 1 TB la memoria di archiviazione.
Per gli amanti degli smartphone pieghevoli questo Motorola Razr 50 Ultra è sicuramente uno dei migliori esponenti della sua categoria.
Colpisce fin da subito il secondo display, quello esterno che ora arriva a una diagonale notevole di 4 pollici, conquistando tutta la superficie a sua disposizione e inglobando anche il reparto fotocamere. È quindi ora effettivamente utilizzabile non solo come schermo di notifica, ma sostanzialmente come secondo schermo reale dal quale consultare mappe, leggere e rispondere ai messaggi e tanto altro.
Quando apriamo questo Motorola Razr 50 Ultra, magari a scatto con una sola mano come si faceva con i più storici Razr, troviamo un pannello pOLED, una buona unità che nasconde sufficientemente bene la naturale piega del display.
Il punto più dolente di questo Motorola Razr 50 Ultra è probabilmente il reparto fotocamere non in linea con la fascia di prezzo e privo di camera grandangolare.
È invece ottima la batteria, che seppur piccola riesce a garantire un’ottima autonomia, a patto che si sfrutti appieno il display esterno quando possibile, data la sua dimensione minore e il conseguente consumo contenuto.
Al momento questo Motorola Razr 50 Ultra sfrutta l’intelligenza artificiale di Google, cioè Gemini, ma in futuro verrà affiancata quella sviluppata dalla stessa Motorola.
Degna di nota è l’impermeabilità di questo Motorola Razr 50 Ultra ma, al contrario degli smartphone classici, non è resistente alla polvere per via della piega del display che lo rende impossibile.
Schermo principale da 6.9 pollici pOLED a 165 Hz e luminosità massima di 3000 nits. Il display esterno è un 4 pollici a 165 Hz e 2400 nits.
Autonomia ottima nonostante i 4000 mAh della batteria, con ricarica rapida a 45W e wireless a 15W.
Sono 12 i GB di memoria RAM affiancati a una memoria interna di 512 GB.
Principale da 50MP con apertura f/1.7,
Teleobiettivo 2X da 50MP con apertura f/2.0,
Anteriore interna da 32MP con apertura f/2.4.
Honor è riuscita a realizzare lo smartphone pieghevole più sottile al mondo ad oggi. Infatti, questo Honor Magic V3 arriva allo spessore record di 4.4 mm, che diventano 9.2 mm da chiuso. Grazie anche al peso contenuto, ora questo Honor Magic V3 diventa sicuramente uno smartphone pieghevole pratico ed ergonomico da usare ogni giorno, senza compromessi.
Oltre alle dimensioni, questo Honor Magic V3 sorprende per il reparto fotocamere, punto dolente di molti smartphone della categoria dei pieghevoli.
Ottimo il software ottimizzato per il doppio schermo, anche se esteticamente necessiti di un aggiornamento.
Degna di nota la batteria, dotata anche di ricarica rapida a 66W, e la sua autonomia.
A livello di intelligenza artificiale, Honor Magic V3 non integra particolari funzioni speciali, ma quelle di Google native di Android sopperiscono alle mancanze, come l’ottima gomma magica per la modifica della foto.
In sintesi, questo Honor Magic V3 si posiziona ai vertici della categoria dei pieghevoli e, grazie alle sue dimensioni ergonomiche, non porta l’utente a dover fare dei compromessi di comodità nell’uso quotidiano.
Schermo esterno OLED da 6.43 pollici con frequenza di aggiornamento variabile da 1 e 120 Hz. La luminosità di picco raggiunge i 5000 nits.
Lo schermo interno pieghevole misura invece 7.92 pollici, medesima frequenza di aggiornamento e luminosità massima di 1800 nits.
Entrambi ottimi display, luminosi e la piega di quello interno è tra le meno visibili della categoria.
Due batterie che combinate raggiungono i 5150 mAh, con un’ottima batteria, una ricarica rapida cablata a 66W e wireless a 50W.
Sono 12 i GB di RAM con una memoria interna di 512 GB.
Principale da 50MP con apertura f/1.6 e stabilizzazione ottica;
Ultra-grandangolare da 40MP con apertura f/2.2 e campo visivo di 112° (davvero ampio);
Teleobbiettivo 3,5X da 50MP, con apertura f/3.0 e stabilizzazione ottica;
Camera interna per il display interno da 20MP con apertura f/2.2;
Anteriore per il display esterno da 20MP con apertura f/2.2.
Cosa cambia in questo nuovo Samsung Galaxy Z Flip 6 rispetto al modello precedente? A confrontarli fisicamente sembra poco o nulla, una costruzione migliorata che permette anche la certificazione di impermeabilità e polvere IP48, ma è il reparto fotografico che surclassa il predecessore.
Infatti, neo del precedente Flip 5, questo Samsung Galaxy Z Flip 6 integra delle fotocamere degne di nota, riuscendo a restituire degli scatti ottimi, ma non ancora equiparabili a quelli di smartphone top gamma di forma classica.
Anche le prestazioni generali sono ai vertici della categoria, integrando anche tutte le più nuove funzioni di intelligenza artificiale proposta da Samsung.
Migliora dunque sotto molti aspetti questo Samsung Galaxy Z Flip 6, soprattutto per quanto riguarda foto e video, ma senza oscurare l’ancora valido Samsung Galaxy Z Flip 5 dato il prezzo minore a cui lo si può trovare.
Display principale da 6.7 pollici Dynamic AMOLED 2X e il più piccolo esterno da 3.4 pollici, entrambi con frequenza variabile massima a 120 Hz. Risoluzione e qualità sono ottime per entrambi.
Una batteria da 4000 mAh che garantisce un’autonomia sufficiente, niente di più.
Memoria interna da 256 o 512 GB con 12 GB di RAM.
Principale che passa da 12 a 50MP con apertura f/1.8 e stabilizzazione ottica;
Ultra-grandangolare da 12MP con apertura f/2.2 e campo visivo di 123° (davvero ampio);
Anteriore da 10MP con apertura f/2.2.
A cavallo tra gli smartphone medio di gamma e i più costosi top si posiziona questo Motorola Edge 50 Pro, riuscendo a prendere dai primi il prezzo contenuto e dai secondi le prestazioni di alta fascia.
Infatti, questo Motorola Edge 50 Pro non si limita ad essere un top di gamma che non ci ha creduto abbastanza, ma riesce a ricavare il proprio spazio e soddisfare le aspettative sotto tutti i fronti.
Partendo dal display, questo è il primo smartphone al mondo certificato PANTONE in quanto capace di riprodurre le diverse tonalità di pelle umana nel modo più realistico possibile.
Motorola ormai ha identificato i suoi standard in termini di design del posteriore, riuscendo a creare un ottimo connubio tra materiali, texture - diverse in base alle colorazioni - ed ergonomia.
In definitiva, questo Motorola Edge 50 Pro non sarà un top di gamma ma è sicuramente un top nel rapporto qualità-prezzo.
Pannello OLED da 6.7 pollici con refresh rate a 144 Hz e luminosità di picco a 2000 nits.
In confezione è presente l’alimentatore che ricarica la batteria da 4500 mAh con una potenza di 125W in soli 18 minuti. Oltre all’ottima velocità di ricarica, l’autonomia è degna di nota.
La memoria RAM è da 12 GB e quella interna da 512 GB non espandibile.
Principale da 50MP con apertura f/1.4 e stabilizzazione ottica;
Ultra-grandangolare da 13MP con apertura f/2.2 e campo visivo da 120°;
Teleobiettivo con zoom ottico 3X da 10MP con apertura f/2.0, 73 millimetri, e stabilizzazione ottica.
Basterebbe dire “Il migliore Android sul mercato” per descrivere questo Samsung Galaxy S23 Ultra, ma vediamo perché. Nell’estetica è in continuità con la generazione precedente, ma passa dall’acciaio all’alluminio. Il display è da sempre un punto di forza degli smartphone Samsung e questo Ultra non è da meno. Siamo davanti al meglio che si può trovare su uno smartphone sia per bellezza che per funzionalità, essendo molto luminoso anche sotto la luce diretta del sole.
Caratteristica ereditata dalla defunta serie Note è il pennino integrato nella scocca, che abbiamo imparato a conoscere per le sue molteplici funzioni e l’ottima qualità di scrittura.
Il reparto fotografico mantiene l’ottima nomea ereditata dai precedenti Ultra e la migliora ancora un poco; difficilmente è possibile trovare avversari che rivaleggiano con questa qualità, soprattutto nel mondo Android.
Se volete risparmiare la versione precedente S22 Ultra è ancora piuttosto valida come alternativa.
Tecnologia Dynamic AMOLED 2X per questo schermo da 6.8 pollici con refresh rate variabile fino a 120 Hz.
La batteria è da 5000 mAh con ricarica cablata rapida a 45 W. L’autonomia è buona, anche se tende a scaldare e consumare tanto sotto sforzo, in quanto molto potente.
Questo Samsung Galaxy S23 Ultra è acquistabile nella versione base da 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna, mentre le versioni maggiori prevedono 12 GB di RAM e 512 GB o 1 TB di memoria interna.
Principale da 200MP con apertura f/1.7;
Ultra-grandangolare a 120°da 12MP con apertura f/2.2;
Teleobiettivo 3X da 10MP con apertura f/2.4;
Teleobiettivo 10X da 10MP con apertura f/4.9;
Anteriore da 12MP con apertura f/2.2.
Per parlare di Huawei ormai bisogna fare una premessa doverosa: questo Pura 70 Ultra non ha i servizi Google e nemmeno la connessione 5G. Se per la prima questione il problema sussiste solo marginalmente ed è facilmente aggirabile, per il secondo non c’è soluzione. Se sei ancora interessato possiamo parlare di questo Huawei Pura 70 Ultra, anche perché c’è tanto che si può dire.
Partiamo dal design e dal suo posteriore in similpelle piacevole e morbido al tatto, ma subito il reparto camere ruba l’attenzione. La camera principale è composta da un sensore con lente motorizzata che esce di qualche millimetro, permettendoci di raggiungere una più corretta lunghezza focale. Questo si traduce in un comparto fotografico degno di nota che ci permette di realizzare ottimi scatti, anche rapidissimi grazie alla funzione Ultra Speed Snapshot.
Riassumendo, questo Huawei Pura 70 Ultra è un degno esponente della fascia top gamma, in grado di non far pesare la mancanza dei servizi Google e di distinguersi dalla concorrenza per aspetti come design e fotografia.
Schermo OLED da 6.8 pollici a 120 Hz. Vetro super resistente realizzato dalla stessa Huawei. La luminosità di picco raggiunge i 2500 nits.
Buona autonomia della batteria da 5200 mAh che si ricarica rapidamente grazie al caricabatterie da 100W presente in confezione.
È solo una la versione acquistabile di questo Huawei Pura 70 Ultra, cioè quella con 16 GB di RAM e 512 GB di memoria interna non espandibili.
Principale da 50MP con sensore da 1" stabilizzato otticamente, apertura focale variabile f/1.6-4.0;
Ultra-grandangolare da 40MP con apertura f/2.2;
Teleobiettivo 3,5X da 50MP con apertura f/2.1;
Anteriore da 13MP con apertura f/2.4.
Compatto ma un po’ tozzo, equilibrato ma non eccelle in nulla; insomma questo ASUS Zenfone 10 è concreto e affidabile, aggredendo la fascia di mercato dei top gamma più bassa ed economica.
Degno di nota è il design posteriore ed ergonomico in generale, oltre che leggero dati i suoi 5.9 pollici di display AMOLED di ottima fattura.
Stupisce l’autonomia della batteria da 4300 mAh che su carta non sorprende, ma nell’effettivo il software è ben ottimizzato da Motorola per garantire di arrivare a sera senza alcuna fatica.
Sono presenti molte funzioni smart e gesture per la personalizzazione e la facilitazione dell’uso quotidiano, come la possibilità di impostare diverse azioni per il tasto smart laterale o la gesture del doppio/triplo tocco sul retro dello smartphone.
Il reparto fotografico non stupisce ma si difende bene. I video vengono peggio delle foto.
Tecnologia AMOLED per il display da 5.9 pollici con refresh rate a 144 Hz. Buona anche la luminosità massima da 1100 nits.
La batteria può contare su 4300 mAh e 30 W di potenza per la ricarica cablata. ASUS introduce la ricarica wireless a 15 W con questo modello.
Sono 8 o 16 i GB di RAM per questo ASUS Zenfone 10, rispettivamente per i tagli di memoria interna da 256 o 512 GB.
Principale da 50MP stabilizzata otticamente;
Ultra-grandangolare 120° da 13MP;
Anteriore da 32MP.
Velocissimo davvero questo OnePlus11 ed è ottima anche l’autonomia.
Bello il display AMOLED con refresh rate a 120 Hz e ottima luminosità, trascinano un po’ le scritte a luminosità minima.
Hasselblad collabora con OnePlus per la realizzazione delle fotocamere e, tralasciando la camera grandangolare che angola poco, le foto e i video soddisfano, con qualche pecca quando si fotografa con poca luce.
È consigliata la versione da 256 GB che costa solo poco di più di quella da 128 GB ed è più veloce.
AMOLED per il display da 6.7 pollici con refresh rate variabile fino a 120Hz e luminosità di picco a 1.300 nits.
La batteria è da 5.000mAh con ricarica a 100W che permette di arrivare al 50% in 10 minuti e il 100% in 25 minuti.
Questo OnePlus è acquistabile nei tagli di memoria interna da 128 o 256 GB, con rispettivamente 8 o 16 GB di RAM.
Principale da 50MP 1/1.56″ e apertura f/1.8 con OIS;
Ultra-grandangolare 115° da 48MP apertura f/2.2;
Teleobiettivo con zoom ottico 2X e apertura f/2.0;
Anteriore da 16MP con apertura f/2.4.